Il suo centro storico, con vista unica su tutta la catena montuosa dei Sibillini, è luogo ideale di partenza per lunghe escursioni a piedi o in bicicletta nelle colline circostanti. Ma sarà molto apprezzato anche da chi vuole staccare la spina e godersi un po’ di relax e pace in un contesto incontaminato.

Il nome del comune deriva dal longobardo Wald, cioè bosco, che anticamente ricopriva tutta l’area. Gualdo molto probabilmente, come gran parte dei centri della zona, fu edificato dopo la “caduta” di Urbisaglia e Falerone, quando i signori di queste città ripararono nelle alture vicine perché più difendibili rispetto a quelle in pianura.

Il territorio di Gualdo fu in epoca medievale territorio di confine alternativamente tra le varie aree di influenza dei più importanti centri della Marca: San Ginesio, Camerino, Fermo e per questo spesso fu attraversati da conflitti e contrasti a cui lo Chiesa il più delle volte mise fine.

 

Il territorio comunale è costituito da campi perfettamente coltivati delimitati da corsi d’acqua, filari di piante secolari e strade bianche che si alternano a boschi, costituendo un esempio lampante della ricchezza del paesaggio e della biodiversità del territorio. Osservando le colline che circondano Gualdo si fa un salto indietro nel tempo, in quella struttura rurale “antica” che anche nell’immaginario caratterizza ancora adesso la zona del maceratese.

 

 

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