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Monte San Martino sorge al confine con la Provincia di Fermo ed è un borgo di notevole interesse paesistico-ambientale. Il suo centro storico si arrampica su di un colle a 600 m di altezza e domina la vallata sottostante.
Le origini di questo comune risalgono all’epoca romanica, basandosi sui numerosi ritrovamenti archeologici fra i quali monete, vasi, armi e tombe, soprattutto lungo le vie principali.
Questo borgo, anche se molto piccolo, custodisce gelosamente alcune perle di inestimabile valore.
Dal punto di vista artistico vanno infatti segnalati (custoditi presso la Pinacoteca della Chiesa di San Martino Vescovo) tre polittici dei Crivelli, due di Vittore e uno di Carlo e Vittore (il Polittico di Monte San Martino, l'unico finora noto realizzato dai due fratelli in collaborazione , raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, per molti anni ignorato dalla critica, resta un documento di estrema importanza per avviare una riflessione non solo sulla collaborazione tra i due fratelli, ancora non riscontrata altrove, ma anche sul rapporto di Carlo con i suoi collaboratori), un polittico di Girolamo di Giovanni da Camerino e un affresco di Vincenzo Paganida Monterubbiano.
Dal punto di vista agricolo invece Monte San Martino può essere definito "la capitale della mela rosa", per via della tradizione nel coltivare questo frutto nelle campagne montesammartinesi. La manifestazione di rilievo di Monte San Martino a conferma di questa trazione è "Saperi e sapori della mela rosa" che si svolge il primo fine settimana di novembre. L'evento mira alla salvaguardia e promozione di una vera eccellenza agroalimentare dell’area pedemontana dei Monti Sibillini; dal 2008 la Mela rosa dei Monti Sibillini è presidio Slow Food.