Belforte del Chienti deve il suo nome, molto probabilmente, alla felice posizione su un colle a metà strada tra la montagna e il mare. Dai suoi 347 metri l’antico borgo, costituito da strette e ripide viuzze, domina la sponda nord del fiume Chienti a pochissimi chilometri da Tolentino.

Dai reperti rinvenuti nel territorio comunale di Belforte si può affermare con certezza che l’area fosse già abitata in epoca romana.

Prima della fondazione del castrum, nel territorio era situata la Corte di Travenano, possedimento dell’abbazia di Santa Maria in Farfa. Tale abbazia vantava numerosi possedimenti nella Marca ed il suo centro di potere locale era situato a Santa Vittoria in Matenano.

I primi riscontri relativi al castello di Belforte si hanno nel Libro Rosso del Comune di Camerino, in questi documenti si afferma come il console Riccomanno Vicomandi il 10 ottobre del 1207 si sottomette a Camerino.  

Il castello aveva per la città camerte un’importante funzione difensiva nei confronti di Tolentino e, per questo, Belforte nel corso dei secoli passò sotto il controllo ora di una ora dell’altra città. Successivamente il comune passò sotto lo Stato Pontificio e ne seguì le vicende fino all’unificazione d’Italia, periodo in cui assunse l’attuale nome di Belforte del Chienti.

La perla più preziosa del paese risiede senza dubbio nel suo centro storico ed  è sicuramente la Chiesa Sant’Eustachio, che custodisce al suo interno il Polittico di Giovanni Boccati

Il nucleo principale della chiesa risale al XIII secolo ma la sua struttura attuale deriva dai lavori di restauro successivi al violento terremoto del 1741. Non è peraltro la sua forma esterna a renderla degna di nota ma le ricchezze che custodisce all’interno: una statua lignea cinquecentesca di S. Sebastiano, due opere pittoriche del XVI secolo (una delle quali firmata e datata da Durante Nobili da Caldarola, allievo di Lorenzo Lotto), una Santa Lucia del pittore Domenico Malpiedi (prima metà del sec. XVII). Merita una menzione particolare il polittico di Giovanni Boccati.

Questo polittico fu eseguito nel 1468 da Giovanni Boccati, pittore originario di Camerino, e rappresenta uno dei migliori esempi dell’arte rinascimentale marchigiana. L’opera, di notevoli dimensioni, è composta da dodici pannelli; da diciotto specchi, e da cinque medaglioni. Alle trentacinque tavole figurate si aggiungono i due cartigli laterali con le iscrizioni nelle quali compaiono i nomi dei committenti e l'anno di esecuzione.

Nel polittico spicca la figura di Sant’Eustachio: il santo compare in una delle tavole centrali e la sua storia è rappresentata nella predella.

Informazioni utili:
Ufficio turistico comunale:  Ufficio Segreteria
Indirizzo: Piazza Umberto I, n. 13
Orari/giorni di apertura: dal Lunedì al Venerdì dalle 10.30 alle 13.30, il martedì dalle 15.30 alle 17.45
Referente: Luca Romagnoli
Contatti: info@comune.belfortedelchienti.mc.it - 0733951010-2

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