Uno dei borghi più piccoli dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, lontano dalle principali vie di comunicazione e sommerso dalla rigogliosa natura circostante, è un’oasi di pace e tranquillità dell’alto maceratese. Questo piccolo comune è il campo base ideale per escursioni nel vicino Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Il centro storico, come in quasi tutti i comuni dell’area, conserva le antiche mura castellane su cui spicca la trecentesca Portarella. Camporotondo prende il nome dal fiume Fiastrone, affluente del Chienti, nel quale sfocia diversi chilometri più a valle.

Le origini degli insediamenti nel territorio si fanno risalire ad epoca romana, come testimoniano alcuni ritrovamenti in località Carufo, tuttavia i primi riferimenti al castrum di Camporotondo sono relativi al 1147.

Nel corso dell’XI e XII secolo i possedimenti del territorio erano in maggioranza di proprietà dell’abbazia di Farfa e di San Clemente di Casauria ma, non avendo dati certi su Camporotondo, si possono fare solo delle ipotesi sulla formazione del borgo che probabilmente nasce sotto la spinta del vescovo di Camerino su pressione degli abitanti del territorio.

Il comune, benché con statuti autonomi, rimase sempre nella sfera di influenza di Camerino e ad esso fu legato fino all’ingresso della Marca nello Stato Pontificio. Grazie alla sua lontananza dalle principali vie di comunicazione e a territori di confine Camporotondo non fu mai teatro nel corso dei secoli di eventi bellici di particolare rilievo.

Seguendo il corso del torrente Fiastrone, dalle acque fredde e pulite, poco prima di arrivare a Camporotondo e nei pressi della strada statale 502 sorge il convento di Colfano. L’origine del nome Colfano deriva dalla presenza nelle vicinanze di un colle dove c’era il fanum  ossia un “bosco sacro” (o santuario pagano), dedicato a qualche antica divinità.  Secondo la tradizione il convento fu fondato da San Francesco che, nel corso di un suo viaggio in Ascoli, attraversando il Fiastrone, si fermò a pregare nel bosco e li fondò un romitorio nei pressi di una sorgente (che tuttora sgorga al di sotto del refettorio). Intorno alla metà del quattrocento il convento vide la presenza e l’azione spirituale di Francesco Piani da Caldarola, decretato poi beato nel 1843 da papa Urbano VIII.

 

Il convento di Colfano è uno dei molti esempi che attestano la ricca presenza dei francescani nella provincia di Macerata e si inserisce in un itinerario che guida il visitatore in un percorso di spiritualità dall’eremo e dalla grotta di Soffiano all’antico convento di Roccabruna (Sarnano), alle Grotte dei Frati di Cessapalombo.

Info e contatti:
Ufficio turistico comunale presso Uffici comunali
Indirizzo: Piazza San Marco n.2
Orari/giorni di apertura: Orari d’Ufficio 7.30-13.30
Contatti: info@comune.camporotondodifiastrone.mc.it

 

Cosa puoi trovare nei dintorni
Chiese, musei, castelli, teatri, palazzi ricchi di storia...
Il cammino dei Passi Azzurri
Un fantastico viaggio ai piedi dei Monti Sibillini, tra borghi medievali, morbide colline e sapori senza tempo.