Ripe San Ginesio, nonostante i suoi pochi abitanti, è un comune molto vivo dal punto di vista turistico e culturale: numerose sono le iniziative dedicate all’enogastronomia locale, all’arte ed alla sensibilità verso problematiche ambientali. La sua Torre Leonina svetta sulla collina da secoli e accoglie i visitatori che arrivano nel centro storico. 


Il territorio in cui sorge questo piccolo comune è particolarmente ricco di storia e nel corso dei secoli ha subito l’influenza di importanti centri che si trovano nelle sue vicinanze, a pochi chilometri da Ripe San Ginesio si trovano infatti sia Urbs Salvia che San Ginesio.

Le origini dei primi insediamenti si possono ricondurre ai piceni, le stesso centro collinare divenne in seguito inserito nella sfera di infuenza di Ubs Salvia.

A differenza di tutti gli altri agglomerati romani situati a valle, Ripe San Ginesio non conobbe una migrazione sui colli circostanti a seguito delle invasioni barbariche poiché già si trovava sulla sommità di un’altura.

In epoca medievale il comune visse di un rapporto non sempre facile con San Ginesio (da cui deriva il suo nome), città molto influente che controllava il piccolo borgo più a valle. 

Di quel periodo rimane la Torre Leonina, così chiamata perché costruita nel XIII sec. dai ginesini per volere di Papa Leone X. 

La torre ospitò costantemente fino al XIX secolo un castellano e dei soldati con lo scopo di controllare il territorio circostante.

Sempre dal periodo medievale deriva la struttura urbanistica, molto ben conservata, costituita da stretti vicoli, sopraelevate e suggestive piagge.

Con la fine del periodo medievale il comune seguì le sorti dei paesi circostanti entrando a far parte dello Stato Pontificio e condividendone il destino fino all’unità d’Italia.

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