Serrapetrona va cercata, il paese non si trova infatti a ridosso delle principali vie di comunicazione e proprio per questa ragione stupisce ogni volta il visitatore che la vede spuntare nel bel mezzo della vegetazione. Conosciuto nel mondo dell’enogstronomia per la celebre, ed omonima, Vernaccia, il territorio di Serrapetrona sorprende per le sue bellezze naturalistiche ed ambientali, scoprirle passo dopo passo sarà un intimo piacere.

Il primo documento in cui si ha traccia di Serrapetrona risale al maggio del 1131, in quel documento si parla di “Serra”, termine che ancora oggi è di uso comune tra gli abitanti per chiamare il paese.

Il castello passò, storia comune ad altri centri del circondario, nelle mani del sempre più potente comune di Camerino. In un documento del 27 gennaio 1240 il cardinale Sinibaldo Fieschi (futuro papa Innocenzo IV) assegna al distretto di Camerino “Borianum, Borianellum, Belforte, Serra Filiorum Petronis et Villa Arie cum tota curia et hominibus”.

Da tale epoca il castrum farà parte del territorio controllato dalla città camerte, anche se con una propria autonomia amministrativa. Con l’annessione della Marca allo stato pontificio Serrapetrona seguì le sorti degli altri comuni fino all’avvento in Italia delle truppe napoleoniche, momento in cui raggiunse un indipendenza formale. Con il riordino messo in atto a seguito del crollo del regime napoleonico, Serrapetrona estenderà il suo territorio fino quasi triplicarlo ottenendo località e distretti in precedenza appartenuti a Borgiano e Castel San Venanzio.

 

Il territorio del comune di Serrapetrona fu teatro di un’intensa attività partigiana nel corso della Seconda Guerra Mondiale. In paese sorse il primo movimento insurrezionale delle Marche quando, dopo il proclama del generale Pietro Badoglio, il 9 settembre 1943, Nicola Rilli ed il dott. Luigi Simoncelli di Macerata raccolsero un gruppo di giovani della zona e venti rifugiati che ai primi di ottobre raggiunsero il numero di 300. A Serrapetrona rimase di stanza il Battaglione "Buscalferri" al comando del tenente "Toto" (Antonio Claudi), mentre il battaglione formato dal Rilli (tenente "Lino"), che in seguito prese il nome di "Giammario Fazzini", stabilì la sua base operativa a Pozzuolo di Camerino con sei distaccamenti: a Letegge, Leteggiole, Statte, Torrone, Paganico e Valdiea.

 

E’ caratteristica della provincia maceratese custodire grandi tesori in piccoli comuni e naturalmente Serrapetrona non fa eccezione. La Vernaccia di Serrapetrona è un vino spumante rosso a denominazione di origine controllata e garantita e nasce dal connubio secolare tra il territorio e la caparbietà della sua popolazione. La storia di questo vino si ammanta di leggenda: il Conti nella “Storia di Camerino e dintorni” riferisce che nel Medio Evo, un polacco al soldo di truppe mercenarie, attratto dalla Vernaccia prodotta nella zona esclamasse: “Domine, Domine quare non Borgianasti regiones nostras” (Signore, Signore, perché non hai fatto le nostre terre come Borgiano? - Borgiano è una frazione del Comune di Serrapetrona).

 

Questa eccellenza dell’enogastronomia italiana può essere prodotta esclusivamente nel territorio (appena 45 ettari) del comune di Serrapetrona e in parte dei comuni di Belforte del Chienti e San Severino Marche tutti in Provincia di Macerata. Il metodo di vinificazione prevede 3 fermentazioni e rifermentazioni successive: il 60% delle uve viene vinificato al momento della vendemmia, il restante 40% (tutto a base di Vernaccia nera) viene messo ad appassire su graticci con i grappoli legati due a due. Entro la metà del mese di gennaio l'uva viene pigiata e alla fine del mese inizia l'ultima fase, che consiste l'unione del mosto ottenuto dalle uve appassite con il vino base. Ha inizio a questo punto la terza ed ultima fermentazione naturale. Al termine del processo di vinificazione si hanno due tipi di vernaccia: uno amabile e dolce che si abbina ottimamente con i tipici dolci locali (biscotti all’anice o di mosto); l’altro secco, accompagnato solitamente con tutti i vari tipi di salumi (in particolar modo con il noto ciauscolo).

 

Nel corso dell’anno si tengono a Serrapetrona due importanti eventi legati alla Vernaccia, l’omonima sagra che si tiene in agosto ed Appassimenti Aperti in novembre, occasione questa per visitare le cantine del territorio ed apprezzare questo raro ed inimitabile prodotto.

 

 

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