Tolentino, 20000 abitanti, sorge lungo la vallata del Chienti e la sua posizione strategica (di qui passavano ad esempio i pellegrini che da Roma si recavano a Loreto) ha fatto si che il suo territorio fosse abitato fin dal Paleolitico con continuità. Attualmente Tolentino vanta un importante centro artigianale e manifatturiero di qualità. Ciononostante la cittadina è riuscita a conservare il suo aspetto di centro ricco di storia ed arte.

A pochi chilometri dal centro storico venne combattuta nel 1815 la “Battaglia di Tolentino”, primo importante evento dell’Italia risorgimentale (ogni anno si ricorda l’evento con una suggestiva rievocazione che vede scontrarsi le truppe napoletane di Murat con quelle austriache). L’evento si svolse a ridosso del Castello della Rancia, che si trova sulla riva sinistra del Chienti a 7 chilometri dal centro di Tolentino e con le sue mura merlate ed il possente mastio si staglia imponente nella pianura sottostante. Il nome del castello deriva dalla funzione del nucleo originario dell’edificio (XII secolo), si trattava infatti di un grancia (granaio) di proprietà dell’abbazia di Fiastra. Il nucleo originario della preesistente grancia è il mastio: alto circa 30 metri, costituito da quattro piani (al secondo piano si trovava l’alloggio del granciario e poi del castellano). La grancia venne trasformata in fortezza tra il 1353 e il 1357 dall’architetto Andrea Beltrami da Como per ordine di Rodolfo II da Varano di Camerino, il quale aveva intuito le grandi potenzialità della struttura dal punto di vista strategico militare. Successivamente il castello perse la sua funzione militare e venne adibito a casa colonica. A Tolentino si trova uno dei santuari più importanti del centro Italia: la Basilica di San Nicola, eretta tra il XIII e il XIV secolo conserva al suo interno le spoglie del santo a cui è intitolata e che ha ospitato dal 1275 sino al 1305.

 

Nel territorio del comune di Tolentino ricade anche uno dei luoghi più importanti dal punto di vista storico e turistico di tutta la provincia di Macerata e dell’intera regione Marche: l’Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra. L’abbazia fu costruita tra i fiumi Chienti e Potenza nel 1142 dai monaci cistercensi provenienti dall’Abbazia di Chiaravalle di Milano. Il complesso abbaziale di  Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra è sicuramente uno dei monasteri dell’ordine cistercense meglio conservati in Italia ed ogni anno richiama decine di migliaia di turisti. La costruzione fu possibile anche grazie al riutilizzo, da parte dei monaci, di materiale edile prelevato dai ruderi della vicina Urbs Salvia.  Ai monaci non si deve solamente la costruzione dell’Abbazia ma anche il recupero e lo sviluppo agricolo del territorio vicino. Dal 1984 l’abbazia ed il territorio limitrofo fanno parte della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra (di cui fa parte un bosco con un’estensione di oltre 100 ettari), e dal 1985 l’abbazia è tornata ai monaci cistercensi dopo secoli di assenza.

Cosa puoi trovare nei dintorni
Chiese, musei, castelli, teatri, palazzi ricchi di storia...
Il cammino dei Passi Azzurri
Un fantastico viaggio ai piedi dei Monti Sibillini, tra borghi medievali, morbide colline e sapori senza tempo.